7 aprile 2014

Percorsi e immagini delle letture in circolo

 Ecco un po' di letture svolte a Bracchio, ospiti del Circolo, ormai qualche settimana fa...
  • Alda Merini, poesia sulle donne di cui però non ricordiamo al momento il titolo (peccato, era bellissima!);
  • Introduzione di "Moby Dick", di H. Melville;
  • Una presentazione dell'autore marsigliese Jean Claude Izzo scritta da Massimo Carlotto più un brano dalla raccolta, sempre di Izzo, "Aglio, Menta e Basilico" intitolato "Ovunque sono a casa mia";
  • "Le parole del Mare", un racconto di Valeria Serra tratto dalla raccolta "Uomini di mare";
  • 101 storie Zen, la Storia della Fragola, che riportiamo interamente:
   La tigre e la fragola 

In un Sutra, Buddha raccontò una parabola. Un uomo che camminava per un campo si imbatté in una tigre. Si mise a correre, tallonato dalla tigre. Giunto a un precipizio, si afferrò alla radice di una vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l’orlo. La tigre lo fiutava dall’alto. Tremando, l’uomo guardò giù, dove, in fondo all’abisso, un’altra tigre lo aspettava per divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva. Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la vite. L’uomo scorse accanto a sé una bellissima fragola. Afferrandosi alla vite con una mano sola, con l’altra spiccò la fragola. Com’era dolce!

E qui un link ad alcune considerazioni che riguardano l'aneddoto
  • Amelie Nothomb "Stupori e tremori";
  • Felice Benuzzi "Fuga sul Kenya";
  • Josè Saramago "Il Vangelo secondo Gesù";
  • Articolo "Magia delle parole: segni morti da cui soffia il vento della vita" di G. Montesano, da La Repubblica
  • Stefanno Benni, "Bar Sport", il pezzo sulla mitica Luisona!
  • La fiaba di Parsifal, della saga arturiana
  • Articolo su Billie Holiday da "Scritti nell'anima", di Eddy Cilìa
  • La storia del Bambino Gesù di Bracchio, così come riportata da Elena Hanet - non letta ma "portata" nel cuore comunque e scritta ora qui:
  Il Bambino Gesù di Bracchio

E’ nel piccolo villaggio di Bracchio sulle alture del Lago Maggiore, in Piemonte, che è accaduto questo miracolo. La popolazione era molto povera e un contadino, per potersi ricaldare un po', perché non aveva il denaro per comprare la legna, andava ogni giorno nella chiesetta di San Carlo – Santa Marta, per recuperare il mozzicone delle candele che non erano bruciate. Cosi poteva, alla luce delle candele, avere un po' di tepore. Tutti i giorni portava a casa le candele e metteva la scorta in uno scatolone sotto il letto. Ma un mattino ha avuto una grande sorpresa; nello scatolone tutti i pezzi delle candele erano scomparsi. Al loro posto ci trovò un bambino di cera. Prese il bambino senza sapere cosa fare, si sentiva indegno di conservarlo e lo portò al frate, il quale decise di tenerlo solo per sè, ma questa non era la volontà del Signore. L’indomani, il frate si accorse delle sparizione del bambino. Gli abitanti del villaggio lo ritrovarono miracolosamente nella chiesa di Bracchio. Diventando cosi, per la gente del villaggio motivo di devozione. Da allora, la terza domenica di Gennaio, ricorre la festa del Bambino Gesù a Bracchio.










E' stata una bella iniziative che vorremmo ripetere presto, con un tema/filo conduttore: gli Elementi.


1 commento:

  1. Buongiorno Mauro,

    Grazie di avere scritto sul suo blog la storia del Bambino Gesù di Bracchio. Cosi gli abitanti di Bracchio e tutti gli altri possono conoscerla. E una carina sorietta che viene dagli anziani.

    Anch'io ero con tutti voi dalla Francia con il mio cuore e ho vissuto momenti di gioia vedendo le foto del circolo di Bracchio dove ho passato bambina con il mio Padre momenti piacevoli almeno 60 anni fa.......

    Grazie di cuore e un caro saluto.

    Elena Hanet (Famiglia Luigi Ellena di Bracchio)
    elena.hanet1@yahoo.fr

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