
Campionato Open Calcio a 7 – Girone D – 8 a giornata andata
GEA SOLUZIONI – F.C.BRACCHIO = 4 - 1
Verbania S.Francesco, 09 Novembre
2013 h.15,45
Prendo a prestito il titolo di un disco di Mauro
Pagani per descrivere il momento. Il treno con sopra l’amore della vita è
passato. L’occasione per prenderlo e per dichiararsi passata, sfumata,
appassita. Questione d’intenti, di convinzione, di carattere. Poi la vita offre
percorsi alternativi però oggi, per dire ieri, non si è stati all’altezza, il
treno non si è voluto prenderlo. Il Bracchio aveva l’occasione per accodarsi al
duo in fuga Rumianca – Real Crusnal e lottare per il titolo di girone e
ipotecare a livello di “senso” un posto ai play off e invece perde miseramente
e giustamente una partita di fatto mai giocata. A memoria una delle peggiori
per errori, poca voglia e comportamento tenuto. Se dico io, che sono una penna
amica, che a tratti i giocatori rossoverdi sono stati imbarazzanti, figuratevi
un neutrale. Ottima squadra, in ogni caso, la Gea Soluzioni, occupava bene gli
spazi attaccando sempre con quattro giocatori, pur non sembrando irreprensibile
in fase difensiva. Passano prima i verbanesi dopo un iniziale dominio, ma Sven
pareggia con l’unica, ribadisco l’unica azione sensata di 60 minuti pazzeschi.
Scara raccoglie palla con le spalle alla porta, tirando fuori il difensore, e
manda di velocità nello spazio il capitano che di punta, senza mollare un
centimetro all’accorrente avversario, infila il portiere. Legittimamente i tanti
tifosi al seguito avranno pensato: “adesso si svegliano!!!” e invece le tenebre
sono calate ancor di più. Prima della fine del primo tempo, dopo ancora molto
dominio verbanese, l’occasione migliore capita proprio al Bracchio che con Pizza
non riesce a ribadire in rete...Oddio, lui ce la fa, ma il difensore, con un
miracolo, salva sulla linea. Nella ripresa ci vuole un erroraccio di Solaro per
permettere agli avversari di passare; a quel punto il Bracchio esce di scena (tira solo una punizione con Poletti miracolosamente
parata, sarebbe stato il 2 pari) e non crolla solo grazie a Berghi che sfodera
parate micidiali ma che non può nulla nell’uno contro uno del terzo goal e nel
tocco ravvicinato del quarto a tempo scaduto. La sconfitta ci sta -di fatto
Bracchio, Gea e Porki’s per me si giocheranno due dei tre posti playoff
rimanenti- l’atteggiamento rinunciatario e polemico no. Col senno di poi ci sta
anche qualche scelta sbagliata del mister, un centrocampo sempre in debito in
tutti gli elementi schierati, tranne Luchino, entrato però solo a 17’ dalla fine.
Non entro nello specifico dei nomi, tanto chi ha fatto pena lo sa, e siccome non
tesso lodi a iosa, mi limito a fare una constatazione di massima. Bracchio è
squadra di tempra, da cuore strappato dal petto e gettato, per poi essere
ripreso, oltre l’ostacolo. Se si pensa di fare calcio giocato senza un vero
play che maneggi con cura il pallone a centrocampo, (l’unico è Tala, ieri al
rientro e in difficoltà subito per ritmo, gamba, spazi non occupati) si sbaglia,
e di molto. Senza la corsa di Yan (rimasto al Circolo a gozzovigliare con il
cervo) e con la posizione statica di Poletti (un altro da pranzo pre-festivo),
la lingua tagliente del bomber che ne ha per tutti, compagni, avversari e
ovviamente arbitro (che lo ammonisce) ottenendo solo di innervosirsi e
innervosire, Pizza in versione evanescente e una non grande giornata per Nick,
diventa dura poi lottare per chi rimane e ottenere anche qualcosa. Il processo
di crescita di questa squadra subisce uno stop, ma non è detto che sia un dramma, per vincere bisogna imparare anche a perdere, l’importante è capire
il proprio limite e usare le caratteristiche che si hanno a disposizione per fare
meglio senza dimenticarsi che fa più un aiuto a un compagno che una giocata da
applausi. Ha fatto male ma...Forza Bracchio!!!
Kurt Logan
brano tratto da “La gazzetta di
Boscopiano” del 10-11-2013
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