
Campionato Open Calcio a 7 – Girone D – 5 a giornata andata
F.C.BRACCHIO – TRAFFIUME NIC = 7 - 4
Bracchio, 19 Ottobre 2013 h.15,00
L’ho lasciato con
una scopa in mano immerso nella polvere. Sembrava sorridere. Al termine della
partita con il Traffiume, dopo aver raccolto le impressioni di alcuni giocatori
bracchiesi e steso due idee per questo pezzo, all’uscita mi sono imbattuto nel
Mister che, in completo relax in balconata, si stava sgranocchiando un pezzo di
crostata “Un dolce incontro”, alle ciliegie, e bevendo una lattina di
aranciata. Nella sua solitudine sembrava non tanto pensare alle quattro (4 lo
metto anche in numero) vittorie di fila, ma al sole tiepido di questa giornata
che lo stava salutando, e ai riflessi verdi e gialli delle piante alte verso la
parte di campo che da verso l’Ossola; credo che in quel momento, il fatto che Fabiano
partisse per New York sembrava proprio non preoccuparlo. Ad invito non potevo
proprio disdegnare, e anche se avrei preferito pasteggiare con salumi e vino rosso,
che fa molto Brera, ma anche Garanzini e Mura, (un saluto a Gianni che sappiamo
ci legge con assiduità), piuttosto che con una merenda che più chimica non si
poteva, mi sono accomodato. Occasione ghiotta quindi, ma solo per parlare con
tranquillità, e allora qualche domanda è scappata. “Ma dove possa arrivare il
Bracchio quest’anno non lo so. Penso che in questo momento viviamo alla
giornata. Credo che più di altre annate siamo più uniti, forse abbiamo
riconquistato un po’ di incoscienza e l’umiltà del primo anno. Riesci a fare
allenamenti, sei sempre almeno in 12, così riesci a dare qualche consiglio in
più, a dire quelle cose che a volte in 5 minuti scarsi prima della partita è
difficile dire nel modo giusto. Siamo tenaci, ripensa alla partita di oggi, a
parte il goal di Scara dal centrocampo dopo il loro primo goal, meraviglioso
per precisione, traiettoria e potenza, gli altri sono venuti tutti da rapine in
area. E sono stati tutti sporchi, bastardi, conquistati a morsi, facendo a
sportellate. Lo logica cestistica del calcio a 7 è tutta qui. Gli altri
giocavano, o ci provavano, ma da noi è dura, noi facevamo i goal, 3 dopo 15’, 5
alla fine del primo tempo. Poi vuoi non rilassarti? Se non lo fai sei una
macchina, e noi per ora non lo siamo, lo saremo al ritorno quando ci giocheremo
i posti che contano, ma questo è un discorso che non voglio affrontare, manca
troppo. Scara non ho più parole per definirlo, ma mi piacerebbe vederlo
sorridere di più, una volta lo faceva. Io glielo dico sempre ma se tu lo scrivi
mi fai un favore. Quando ti trovi in estate con il gruppo storico e si decide
cosa fare...Insomma, per farla breve, fai il mercato, si cerca sempre di prendere gente
che in primis al Bracchio ci tiene. Se Lele e Pol erano indiscutibili e noti,
capisco che quando abbiamo fatto altre scelte molti hanno sorriso, e dico
“sorriso” per non essere polemico. Ma in questi ragazzi che sono venuti, tutti
noi vecchi ci crediamo, e questi ragazzi a noi hanno portato quel cemento, quel
senso di gruppo, che dopo le sbornie dei primi anni, l’anno scorso avevamo
sicuramente perduto. Oggi Balbo ha giocato degnamente 20 minuti, Puma uguale,
Antonino dieci facendo una parata
strepitosa e un’altra degna di tal nome. Sono ragazzi che, da quando ci siamo
trovati la prima volta a settembre, non hanno mancato un ritrovo. Come fai a
non essere contento quando trovano spazio anche loro, quando lo vedi che non si
sentono figurine e sanno che un po’ di quel successo è arrivato anche grazie e
loro? Come fai a non essere contento quando Luchino e Nick timbrano?”. Dopo
che ci siamo salutati si è messo a scopare la balconata. Ribadisco, nella
polvere mi è sembrato sorridesse. Ne aveva motivo.
Kurt Logan
brano
tratto da “La gazzetta di Boscopiano” del 20-10-2013
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